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“Non gettarli per terra!”: dove buttare i guanti e le mascherine monouso

Updated: Jul 7, 2020

Guanti e mascherine, due nuovi “accessori” che probabilmente ci accompagneranno per un po’ di tempo. Ecco allora alcuni accorgimenti per smaltire questi prodotti di uso quotidiano nel miglior modo possibile.



La Città Metropolitana di Milano ha recentemente lanciato lo slogan “Non gettarli per terra!”. Questa campagna di sensibilizzazione è rivolta in primis ai cittadini milanesi ma può essere facilmente estesa alla popolazione italiana. L’obiettivo è quello di evitare che nasca una nuova fonte di inquinamento. Mascherine e guanti sono rifiuti, e in quanto tali, devono essere smaltiti secondo le proprie caratteristiche. Sempre più spesso si vedono immagini che ritraggono questi prodotti monouso abbandonati sull'asfalto, quasi fossero delle nuove opere di arredo pubblico. Ma non è così. Questi dispositivi di protezione individuale spesso non biodegradabili – se gettati lungo le strade o nelle aree verdi, non solo rischiano di inquinare l’ambiente, ma rappresentano anche un rischio sanitario.

Il WWF mette l’Italia in allerta. Alcune stime del Politecnico di Torino prevedono che per la Fase 2 verranno utilizzate ogni mese circa 1 miliardo di mascherine e mezzo miliardo di guanti monouso. Anche se solo l’1% delle mascherine fosse abbandonato, si rischierebbe che 10 milioni di mascherine vengano disperse mensilmente nell'ambiente. Tenendo conto del fatto che ogni mascherina in media pesa 4 grammi, questo comporterebbe una dispersione di oltre 40 mila chilogrammi di plastica. Una foto simbolo degli ultimi giorni è quella che ritrae una donna canadese che cerca invano di salvare un uccellino, soffocato dall'elastico di una mascherina.



Come e dove smaltire i dispositivi di protezione


Come anticipato sopra, questi dispositivi vanno buttati tenendo conto delle loro caratteristiche specifiche. Proponiamo qui sotto una breve lista delle tipologie di guanti e mascherine e di come smaltirli in modo corretto.


  • I guanti monouso utilizzati più frequentemente sono quelli in lattice, un materiale che assicura elevati livelli di sensibilità, elasticità ed impermeabilità. Anche se queste caratteristiche lo rendono simile alla plastica, il lattice è un prodotto naturale, ricavato dall'incisione delle cortecce degli alberi della gomma. Esso perciò non va gettato nella raccolta differenziata dei materiali plastici, bensì è destinato alla raccolta del secco residuo (la cosiddetta indifferenziata). Il lattice è inoltre perfettamente biodegradabile, in grado di decomporsi ed essere riassorbito dall'ambiente nell'arco di pochi mesi.

  • Lo stesso vale per i guanti in nitrile. Questa tipologia di monouso è prodotta a partire da un composto organico: attraverso la sua lavorazione in laboratorio, è possibile giungere alla creazione di una gomma sintetica molto elastica. Vista la loro origine organica, questi guanti una volta dismessi vanno gettati nella raccolta indifferenziata. Così come quelli in lattice, essi non necessitano di un processo di smaltimento specifico e non possono essere riciclati. Sono destinati, quindi, allo smaltimento in discariche o presso termovalorizzatori, dove questi rifiuti indifferenziati vengono bruciati per produrre calore ed energia elettrica.

  • Diversa è la storia per i guanti in vinile. Conosciuto anche con il nome di come polivinilcloruro (PVC), il vinile è un materiale prodotto chimicamente che grazie all'aggiunta di additivi plastificanti, acquisisce flessibilità e malleabilità. Questo buon sostituto della gomma e del lattice è consigliato per i settori a basso rischio di contaminazione. Essendo composto da materiali plastificanti, il PVC deve essere gettato nella raccolta differenziata, insieme agli altri materiali plastici.

  • Per quanto riguarda le mascherine, ne esistono diverse tipologie. Dalle mascherine chirurgiche a quelle dotate di filtri; ma tutte condividono un destino in comune. Questi dispositivi di protezione spesso sono costituiti da due strati esterni di “tessuto non tessuto” e da uno strato filtrante in polipropilene (PP). In altri casi, vengono prodotte utilizzando polistirene (PST), policarbonato (PC), polietilene (PE) o poliestere (PET). Ad eccezione di quelle lavabili, che possono essere riutilizzate, tutte le mascherine monouso vanno gettate ogni volta nella raccolta dei rifiuti indifferenziati.


Un atteggiamento responsabile


Per approcciare la Fase 2 nel migliore dei modi, è importante responsabilizzarsi. La vicesindaca della Città metropolitana di Milano, Arianna Censi, afferma che in questo momento di emergenza è importante pensare al prossimo e alla salvaguardia dell’ambiente. Non lasciamo, quindi, che i monouso si trasformino da barriera per il virus a fonte inquinante e potenziale veicolo di trasmissione. Diverse città italiane stanno assistendo al ritorno della natura, dai cavallucci marini di Venezia, ai fiori e all'aria pulita di Milano. La chiave per una ripartenza efficace potrebbe essere proprio la sinergia tra uomo e natura. Un nuovo inizio all'insegna della consapevolezza e il desiderio di attivarsi in maniera sostenibile.



 

Fonti:




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