Non si può vivere senza plastica, ma questo non significa che non vadano regolamentati l’uso e lo smaltimento o che non si possa costruire un’economia che ne renda redditizio il riciclo.
È il 2018 quando l’Unione Europea redige la “Strategia europea sulla plastica in un’economia circolare” (European Strategy for Plastics in a circular economy) un insieme di norme guida sulle materie plastiche e ambientali che influenzerà le decisioni dei prossimi anni. L'obiettivo della Commissione è quello di quadruplicare entro il 2030 le capacità di selezione e riciclo della plastica rispetto al 2015, creando in questo modo 20mila nuovi posti di lavoro.
L’idea dell’allora vicepresidente della Commissione europea Timmermans prevede vari incentivi come per esempio, misure per il conferimento nei porti di attracco di rifiuti pescati in mare o alla progettazione di ecodesign per imballaggi e confezioni.
L’altro lato della medaglia sono invece le restrizioni, che saranno applicate alla composizione degli imballaggi in plastica che entro il 2030 dovranno essere tutti riciclabili o riutilizzabili; inoltre la quantità di materiale da riciclare dovrà essere almeno la metà dei rifiuti plastici prodotti in Europa.
Un altro punto previsto dalla Strategia europea è quello di aumentare le risorse per la ricerca e l’innovazione; per questo motivo sono stati stanziati 100 milioni di euro per innovare i processi di riciclo e sviluppare nuovi materiali biodegradabili.
Dal 2018 ad oggi vi sono molte imprese che si stanno già adoperando per seguire queste linee guida. Nello specifico oggi parleremo di 4 aziende che operano nel settore del beverage.
1. COCA COLA
Il Presidente e CEO di The Coca-Cola Company James Quincey ha dichiarato “Il mondo ha un problema con gli imballaggi e, come tutte le società, abbiamo la responsabilità di aiutare a risolverlo”.
Per questo motivo Coca-cola si impegna a favorire entro il 2030 la raccolta e il riciclo dei suoi imballaggi con l’obiettivo di arrivare, tra 10 anni, ad avere imballaggi in plastica totalmente riciclabili e bottiglie costituite al 50% da plastica riciclata. Inoltre, l’azienda, estenderà questo obiettivo nei diversi mercati in cui opera recuperando bottiglie e lattine anche di altre aziende.
Per fare questo Coca-cola ha istituito il progetto “World Without Waste” (un mondo senza rifiuti) in collaborazione con partner come la Ellen MacArthur Foundation.
2. PEPSI
Anche il principale competitor di Coca-cola, PepsiCo, ha annunciato per alcuni dei suoi marchi controllati l’iniziativa di ridurre i consumi di plastica vergine sostituendola con PET riciclato. In particolare, grazie a questa scelta le bottiglie fatte interamente in rPET di Lifewtr permetteranno una riduzione di 11.000 tonnellate annue di Co2.
Queste decisioni sono in linea con il piano ambientale con il quale PepsiCo si impegna ad utilizzare entro il 2025 solo packaging completamente riciclabili o compostabili e di portare al 25% il contenuto di materiale riciclato in tutti gli imballaggi in materiale plastico.
3. GRANAROLO
È tutta italiana l’iniziativa di Granarolo di immettere sul mercato bottiglie di latte a lunga conversazione fatte col 20% di PET riciclato.
Granarolo sta introducendo nel suo sistema produttivo e consecutivamente sul mercato la nuova politica del gruppo verso un'economia circolare della plastica, richiamata anche dalla Plastics Strategy UE.
Questo processo prevede che le bottiglie di latte in PET recuperate dalla raccolta differenziata vengano sottoposte ad una selezione e smaltimento per essere poi igienizzate e reinserite nel processo produttivo diventando nuove bottiglie.
La valenza ambientale della nuova bottiglia verrà sottolineata anche nell'etichetta, che riporterà messaggi informativi relativi alla raccolta differenziata e al riciclo dei contenitori a fine vita.
4. DANONE
Anche Evian, marchio di acqua minerale del gruppo Danone ha annunciato il suo impegno a diventare “100% circolare” entro il 2025. Il principale obiettivo del gruppo è di utilizzare solo bottiglie prodotte interamente con plastiche riciclate e di ridurre anche l’impronta al carbonio dovuta alla produzione degli imballaggi.
Per raggiungere questi obiettivi, anche Evian ha lavorato in stretta relazione con la Ellen MacArthur Foundation, mentre sotto il profilo industriale, è stata avviata una collaborazione con Loop Industries, con cui hanno messo a punto una tecnologia per il riciclo continuo e su larga scala dei rifiuti PET per essere ritrasformati in bottiglie.
Questa tecnologia prevede la depolimerizzazione chimica dei rifiuti di PET e poliestere, che vengono così trasformati nei monomeri di partenza, senza che ne vengano alterate le proprietà.
Fonti:
Strategia europea sulla plastica in un’economia circolare: https://www.polimerica.it/articolo.asp?id=19254
Commentaires