top of page

Binari in plastica riciclata: le ferrovie del futuro

La mobilità sta diventando sempre più green e il concetto di sostenibilità sta iniziando a porsi sempre di più al centro dei progetti. Per questo motivo anche il trasporto su rotaia ha deciso di rinnovarsi creando un progetto innovativo.



È di Giovanni De Lisi l’intuizione di rivoluzionare le reti ferroviarie che portano con sé ancora la tecnologia di più di un secolo fa, cercando un futuro sostenibile per il settore. È dall’inizio del novecento, infatti, che le traversine dei binari sono in calcestruzzo.


Nasce così GreenRail, una start-up palermitana che dal 2012 lavora su progetti, brevetti e prototipi per rendere il trasporto su rotaia più sostenibile. L’idea è venuta al fondatore Giovanni De Lisi che lavora in questo settore da oltre vent’anni iniziando la sua carriera nell’azienda di suo padre occupandosi della manutenzione e posa in opera dei binari. L’idea alla base della start-up è di rivestire il calcestruzzo tradizionale delle traversine con una copertura di gomma, derivata dagli pneumatici a fine vita raccolti dal consorzio italiano EcoPneus, e plastica riciclata per migliorarne l’efficienza. In questo modo l’anima di calcestruzzo mantiene le sue caratteristiche tradizionali mentre il rivestimento permette di ridurre la polverizzazione della massicciata di pietre, assorbe le vibrazioni e ha una sopportazione del carico superiore del 40%.



Grazie a questa innovativa copertura, inoltre, è possibile allungare la vita delle traversine di circa 10 anni riducendo al tempo stesso i costi di manutenzione del 50%. La sostenibilità di questa nuova tipologia di rete ferroviaria si nota anche dalla quantità di materiale riciclato, infatti per ogni chilometro di binari si tolgono dalle discariche circa 35 tonnellate tra vecchie gomme difficilmente riciclabili e rifiuti di plastica.


Il progetto è stato finanziato da Polihub, l’incubatore di idee innovative finanziate dal Politecnico di Milano. La start-up ha all’attivo 85 brevetti in tutto il mondo ed ha stipulato un accordo con 5 stati in America e avviato trattative con paesi come India, Australia, Brasile e Russia. Per quanto riguarda l’Italia, invece, la società è alla ricerca di fondi per aprire il primo impianto per la produzione su larga scala che avverrà a Piacenza in Emilia Romagna dove al momento vi è l’impianto che si occupa dei prototipi.



Dato che l’innovazione non si ferma mai, GreenRail ha studiato un modo per dare un ruolo attivo alle traversine attraverso due prototipi. Il primo, chiamato Solar GreenRail, si tratta di una traversina “smart” che trasforma la linea ferroviaria in un campo fotovoltaico grazie ai pannelli installati su queste, con capacità di 35-45 MWh/anno; i pannelli solari saranno in grado di alimentare le stazioni, gli scambi e i semafori. Il LinkBox, invece, è il secondo prototipo e permette la trasmissione della diagnostica del prodotto in tempo reale per mantenere standard elevati di sicurezza e prevenzione mandando i dati ai centri di controllo ferroviario.



 

Fonti:

152 views0 comments
bottom of page