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Frigorifero in bioplastica: la prima a provarci è Electrolux

Il frigorifero è uno degli elettrodomestici essenziali in un’abitazione, per questo motivo Electrolux ha pensato ad un prototipo che inquini il meno possibile nel momento in cui viene prodotto e quando viene dismesso.



Electrolux, multinazionale nata a Stoccolma nel 1919 e specializzata nella produzione di elettrodomestici ha deciso di creare un prototipo di frigorifero che sia più sostenibile per l’ambiente e riduca l’impronta al carbonio dovuta alla produzione.

Per questo motivo ha avviato un progetto di ricerca sul mercato tramite il “Global Connectivity & Technology Centre”, centro di ricerca della multinazionale con sede a Pordenone, per scoprire l’impiego delle bioplastiche nel settore elettrodomestici e valutarne le caratteristiche e qualità. Da questa ricerca è nata la collaborazione con NatureWorks, un produttore di polimeri compostabili statunitense, operativo in questo settore da parecchi anni. In particolare l’azienda americana produce acido polilattico già impiegato per imballaggi rigidi trasparenti, fibre di diverso genere, pannolini, salviette struccanti e capsule di caffè.



Electrolux possiede uno dei centri di ricerca più avanzati del settore in cui vengono testati ogni giorno nuovi materiali ad impatto zero per la creazione di elettrodomestici più sostenibili costituiti con materiali bioplastici ottenuti da fonti rinnovabili disponibili in natura e che possono essere riciclati a fine vita senza essere dannosi per l’ambiente. Già in passato Electrolux si era impegnata nella ricerca di materiali più efficienti da utilizzare durante la produzione che riducessero le emissioni di Co2 come ad esempio il Carborec, un compound termoplastico basato sul polipropilene riciclato che allunga la vita della plastica proveniente da fonti non rinnovabili, ad oggi in uso in alcune linee di elettrodomestici.

Il frigorifero che Electrolux vorrebbe immettere nel mercato, ma che per ora è ancora un prototipo, è stato realizzato tra la sede di Porcia (Pordenone) e quella di Susegana (Treviso) e fa parte della strategia di Electrolux di creare elettrodomestici più ecosostenibili. L’elettrodomestico avrà diverse componenti in bioplastica derivanti da fonti naturali e rinnovabili quali canna da zucchero e mais come cassetti, pannelli e ripiani. La produzione porterà ad una riduzione dell’impronta a carbonio dell’80% rispetto ad un modello convenzionale con le stesse caratteristiche e, nota non facilmente trascurabile, a raggiungimento del fine vita, l’elettrodomestico sarà riciclabile.



Jan Brockmann capo delle operazioni di Electrolux ha dichiarato: “Siamo molto entusiasti e orgogliosi di aver sviluppato questo progetto, che è davvero rivoluzionario. La nostra ambizione è di sviluppare materiali ancora più innovativi ed elettrodomestici sostenibili, che potremmo vedere sul mercato nel prossimo futuro”.



 

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